Descrizione
Chicago, 1942. In attesa di essere chiamato alle armi, Joseph, giovane intellettuale canadese, lascia il lavoro e inizia a condurre una vita isolata, sempre più estraneo alla moglie, agli amici, al resto dell’umanità. Protagonista del romanzo d’esordio (1944) di Saul Bellow, Joseph è il testimone del senso di smarrimento e alienazione dell’uomo moderno e il simbolo di una generazione cresciuta tra la Depressione e la guerra. Ma soprattutto è il primo di quei personaggi fondamentalmente autobiografici mediante i quali lo scrittore inizia a misurarsi con la tradizione letteraria americana, e con quella ebraica in particolare: un’identità sempre “in bilico” che Bellow sa descrivere con amarezza e ironia insieme.