Descrizione
Dopo diciassette anni trascorsi a Roma alla ricerca di lavoro e fortuna, Clelia rientra a Torino per aprire una succursale della sartoria per cui lavora. Il ritorno alla città nativa per la protagonista rappresenta una sorta di ricerca di sé: ha lasciato Torino povera e desiderosa di farsi valere, e ora, emancipata e di successo, si ritrova immersa nel mondo borghese del secondo dopoguerra, tra intellettuali snob e donne disilluse con vite votate all’infelicità. Immersa in quel mondo “vile e infernale”, futile e sfaccendato, cinico e corrotto, Clelia trova rifugio nella solitudine e nella disciplina del lavoro.