Descrizione
Gli occhi di bambino di Giulio illuminano i primi ricordi sulla truce guerra civile italiana, vissuta a Torino ed in Val di Susa con la spensieratezza dell’età: frammenti di lotta per la sopravvivenza che si alternano a scenari brevemente tracciati, nei quali egli si comprende quale spettatore ed insieme partecipe della guerra nella guerra tra repubblicani di Salò e resistenti. E poi il mestiere di tipografo, appreso a Torino nonostante le macerie che si accumulano intorno alla casa ed alla scuola, e le nuove prove di vita, da adulto in un’altra guerra, quella per farsi spazio nel lavoro, a Torino ed a Sassari, città sede della sua famiglia d’origine, dove compie le iniziali prove estive di esercizio al mestiere. I meriti giovanili, a volte non riconosciuti ed infine le soddisfazioni, affettive e professionali, sino all’ingresso ne “La Nuova Sardegna” ed al tuffo nell’impresa collettiva di trasformazione del giornale in un quotidiano moderno.