Descrizione
Amici, famiglia, amore, Dio, morte, fede sono parole ingannevolmente semplici che usiamo di continuo. Ma sappiamo che cosa significhino veramente? E sappiamo cosa intendano dire gli altri quando le usano? Il fatto è che raramente ci soffermiamo a riflettere sul loro significato: noi fraintendiamo gli altri e gli altri fraintendono noi. Rabbi Adin Steinsaltz esplora queste parole, tutte centrali nella nostra vita, esaminandole come si fa con le pietre preziose, rigirandole ora in un senso ora nell’altro per cogliere oltre alla brillantezza di tutte le sfaccettature anche il profondo significato che racchiudono al loro interno. Egli ci sfida a pensare in profondità a queste parole, a ragionare oltre i significati consueti e le connotazioni automatiche e quindi a prendere coscienza che esistono modi di vedere le cose diversi da quelli dati per scontati. E così la nostra nozione di bontà può divenire meno genericamente netta e più “fluida”; e così possiamo considerarci per nulla “spirituali” eppure scoprire in noi un coinvolgimento col mondo dello spirito più profondo del previsto. “Le domande sulla fede non sono filosofiche, sociologiche o psicologiche; sono intensamente personali”. Rabbi Adin Steinsaltz riassume in quindici parole la saggezza del suo percorso spirituale per arricchire le nostre vite e schiuderle a una migliore e più profonda comunicazione con gli altri.