Descrizione
Cinque bozzetti per cinque donne artefici del proprio destino. Quando ancora non era concesso loro l’accesso al voto, e neppure veniva riconosciuto il diritto di alienare le proprietà senza il consenso del coniuge, c’erano in quest’angolo di Gallura donne della stessa tempra del granito, pronte a lanciarsi in avventure imprenditoriali e sociali in grado di lasciare una traccia profonda nella memoria, e non solo, di un borgo che in pochi decenni ha visto moltiplicare la propria ricchezza e il numero dei suoi abitanti. C’è in queste figure femminili come una forza indomabile che le spinge a superare i limiti della propria condizione, mai come allora subalterna, realizzandosi non soltanto come persone ma anche come donne, come madri. Sarà forse merito dei secoli, che mai han cancellato del tutto quell’impronta matriarcale che accomunò le più antiche civiltà dell’Isola, ma è certo che quei nobili tratti sembrano oggi rivivere nella fierezza, nella caparbietà, nel coraggio, nell’energia, nelle capacità di Maria Dora, Pasqua, Martina, Teresa, Maddalena. Cinque donne la cui vita non è trascorsa invano.