Descrizione
Nel 1745 l’Accademia di Digione propone un tema: “quale sia l’origine della disuguaglianza fra gli uomini e se sia fondata sulla legge naturale”. Rousseau presenta il suo “Discorso sulle origini e i fondamenti della disuguaglianza fra gli uomini”: “Il primo che, avendo cintato un terreno, pensò di dire ‘questo è mio’ e trovò delle persone abbastanza stupide da credergli fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassini, quante miserie ed errori avrebbe risparmiato al genere umano chi, strappando i pioli o colmando il fossato, avesse gridato ai suoi simili: ‘Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore! Se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno siete perduti!'”. “È questo il suo primo scritto importante di politica, dove viene posto il problema che poi verrà trattato nella sua opera maggiore, il Contratto sociale,” spiega Giulio Preti nella sua introduzione, “e Rousseau ha il merito di aver formulato chiaramente, sia pure su di un piano astrattamente politico, l’idea della democrazia, e di avere mostrato come, con la proprietà privata, cominci l’infelicità umana.”