Descrizione
Federico García Lorca e Salvador Dalí si conobbero nel gennaio del 1923 alla Residencia de Estudiantes di Madrid, dando vita ad un’amicizia tra le più profonde per entrambi, non esente da un’attrazione che nel poeta sarebbe stata causa anche di sofferenza. Dalí era allora appena diciannovenne, di sei anni più giovane di Lorca, eppure questo non aveva impedito a Federico di intuire già da allora nell’amico la profondità di un talento che lo avrebbe portato a diventare uno dei massimi artisti del Novecento. Anche da questo punto di vista, l’Ode a Salvador Dalí rappresenta un documento di fondamentale importanza, come diretta testimonianza di quel cammino comune delle arti che è stato uno dei motori fondamentali della storia artistico-letteraria del secolo scorso. Ma già all’epoca dell’Ode, e già all’interno di questo testo, si possono rintracciare anche alcuni precisi motivi che distanziavano, e non solo esteticamente, i due amici. Come scrive Valerio Nardoni nella prefazione, “mentre la concezione artistica di Dalí era tutta diretta verso il nuovo, García Lorca viveva più da vicino gli ideali dei suoi compagni di generazione, che non scindevano la ricerca del nuovo dalla riscoperta del passato”; un passato che veniva sì rivissuto e rilanciato sotto il segno dei grandi scrittori dei ‘siglos de oro’ spagnoli, ma che in Lorca si agganciava anche a una profonda fascinazione verso ciò che gli appariva più autenticamente popolare nella vita spagnola.