Descrizione
«I nuraghi danno figura e rilievo allo scenario fisico e umano del presente in Sardegna, come lo dettero al tempo in cui furono costruiti a migliaia e furono usati e occupati, con alterne vicende, per lunghi secoli». Le parole di Giovanni Lilliu, padre indiscusso dell’archeologia sarda, sintetizzano al meglio il ruolo dei nuraghi nel paesaggio sardo. E tale osservazione è ancora valida, nonostante i frequenti interventi umani che spesso hanno portato alla distruzione delle torri nuragiche o allo stravolgimento del paesaggio circostante. E oggi, dopo millenni e millenni sono ancora lì, a marcare il territorio e a incuriosire viaggiatori e passanti, che oggi come nei secoli passati restano affascinati da queste particolari costruzioni, così ben inserite nell’ambiente circostante da sembrare metà opera dell’uomo e metà opera della natura. I nuraghi dunque non fanno solo parte della archeologia e della storia della Sardegna, ma sono un tutt’uno con essa: questo libro si propone appunto di mettere in risalto lo stretto legame esistente tra queste torri e il paesaggio sardo, di cui costituiscono parte integrante.