Descrizione
“?Blaise Cendrars è stato il grande avventuriero della letteratura moderna… Da quando scappò di casa, nel 1903, a sedici anni, la sua vita non ha fatto che cambiare rapinosamente scenari? ha scritto Roberto Calasso in una delle sue ?lettere a uno sconosciuto?. E molteplici, e rapinosi, sono anche gli scenari che attraversa il narratore di questo romanzo, un doppio dell?autore che non per caso porta il nome di un anarchico ghigliottinato nel 1913: Raymond la Science. Ma un doppio dell?autore ? un doppio diabolico e allucinato, che si abbandona voluttuosamente a ogni turpitudine ? è anche lo stesso Moravagine, ultimo discendente di una famiglia reale in esilio, che Raymond aiuta a fuggire da un asilo per alienati e in compagnia del quale vivrà le avventure più mirabolanti: saranno terroristi nella Russia zarista del 1907, cercatori d?oro in Arizona, prigionieri degli indios blu nella conca dell?Orinoco, volontari nel corso della prima guerra mondiale… Moravagine è la ?grande belva umana?, che uccide a volte ?soltanto per burla?, preferibilmente giovani donne; teorizza che ?tutto è solo disordine?, e che chi ha paura del disordine ha paura della vita stessa, la quale non è altro che ?delitto, furto, gelosia, fame, menzogna, sborra, stupidità, malattie, eruzioni vulcaniche, terremoti, mucchi di cadaveri?. Tra ?fascinose digressioni, maestose anse, fulminee deviazioni?, veniamo letteralmente ipnotizzati da una scrittura che, come scrisse la critica del tempo, possiede una ?stupefacente potenza pittorica, un misto di crudeltà, sensualità e lirismo? ? uno stile la cui sfrenata libertà continua a vibrare.”