Descrizione
«Primeggiò fra le due guerre un meraviglioso presentatore di miti indù in un tedesco semplice e sottile, Heinrich Zimmer… Zimmer ripropone qui i miti indù per l’ultima volta e ci incanta in modo supremo. Il motivo di tante seduzioni è la sua comprensione dei vari piani di lettura possibili, la coscienza che il mito risponde a qualsiasi momento della storia e infine la certezza che è sempre implicita nel linguaggio del mito una verità metafisica. E causa la presenza di queste premesse che l’esposizione diventa una melodia calma, convincente, giocosa». (Elémire Zolla)