Descrizione
Provare a concepire il pensiero che le cose potrebbero benissimo non esistere se non nella nostra mente: questo è il passaggio obbligato per una vera iniziazione alla filosofia. Difficile sbarazzarsi della vertigine che ne consegue, arduo evitare il precipizio, ma questa è la disposizione d’animo giusta per fare filosofia. Lo spaesamento iniziale è propedeutico all’esperienza del pensare. Solo dopo aver abbandonato ogni certezza il lettore potrà intraprendere il suo viaggio attraverso i grandi temi della filosofia: gli altri, l’identità, la mente, l’azione, la libertà, la morte… Le risposte sono nella sfida che il mondo tende all’uomo, “nella lezione delle cose”. Una divulgazione non banale, che dichiara i suoi punti di riferimento (i greci, in particolare Aristotele, i grandi metafisici del XVIII secolo, gli autori del XX secolo di tradizione analitica) e prende posizione. Superati la vertigine e il precipizio, il filosofo non può aver paura di dichiarare le proprie intuizioni.