Descrizione
Agosto 1527. Roma è caduta sotto l’assalto delle truppe imperiali di Carlo V, composte da soldati spagnoli e italiani e da mercenari tedeschi, i terribili lanzichenecchi. Da tre mesi il papa, Clemente VII, è prigioniero nelle sue stanze di Castel Sant’Angelo. Al suo fianco – prigionieri anch’essi cardinali, funzionari di palazzo, dignitari e un giovane artista toscano: Benvenuto Cellini, “bombardiere a castello, musico alla corte del papa e orafo con il sogno di diventare scultore”. Cervello fino e testa calda, Benvenuto è bloccato a Roma a coniare monete per il papa, che non lo lascia partire per l’amata Firenze dove, nel frattempo, nuovi tumulti minacciano la sua famiglia. Finché una notte il cardinal Rangoni, vescovo di Modena, viene trovato morto nelle sue stanze di Castel Sant’Angelo. E non si tratta di morte naturale. Il suo assassino si è mosso nel buio, invisibile e letale. Probabilmente ha ucciso anche Barbaro, il segretario del cardinale, e, nella fuga, ha trucidato due soldati spagnoli di ronda, gli unici possibili testimoni. Le indagini vengono affidate a Sebastian Schertlin, ufficiale tedesco con fama di invincibile e spietato guerriero. Ma il papa non si fida e obbliga Benvenuto a intraprendere un’inchiesta parallela. Non corre buon sangue tra Schertlin e Cellini, divisi proprio da quello che hanno in comune: il temperamento fiero e attaccabrighe, l’intelligenza viva, l’abilità nella lotta e con le armi e, soprattutto, l’amore per Lozana, meravigliosa cortigiana andalusa.