Descrizione
“Utilizzando il formato e la tecnica di un genere popolare tutto italiano, il fotoromanzo, Florescu si racconta per “interposta persona” traducendo in immagini brani di dialoghi selezionati da capolavori della letteratura internazionale. Una foto-biografia letteraria, un romanzo in foto, un diario visivo e chissà quante altre definizioni potremo ancora trovare per questo oggetto originale e ricco di suggestioni, sempre rintracciandovi una intelligente volontà di rendere omaggio al rapporto tra vita, letteratura e arte. I dodici light box in mostra trattano temi quali l’amore, i conflitti interiori e generazionali, il bisogno di ascolto, l’ipocrisia borghese, la censura e la dittatura in una sorprendente sintonia di parole e immagini. Ogni light box è costituito da una “doppia pagina”, all’interno della quale circa dodici immagini si susseguono ambientate dall’autrice in luoghi a lei familiari come la casa sull’Appia Antica che conserva gli affreschi di Tatia Twombly (per L’educazione sentimentale di Flaubert) o una stube della collezione Franchetti (per Il Maestro e Margherita di Bulgakov), la spiaggia di Posada in Sardegna (per la scena surreale tratta da Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry), lo studio della fotografa a San Lorenzo (per Giona o l’artista al lavoro di Camus).” (Maria Ida Gaeta). Con uno scritto di Russell Banks.