Descrizione
In questo libro Jean-Michel Valantin racconta la storia degli stretti legami fra l’industria cinematografica e i centri del potere politico-militare americani dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri. Documenti alla mano, l’autore mostra come il Pentagono e Washington siano a più riprese intervenuti direttamente per finanziare i film e orientare le scelte delle major e dei network televisivi, allo scopo di accrescere il consenso del pubblico verso le scelte dei governi in fatto di politica interna e, soprattutto, estera; e come in molti altri casi le major, creando spontaneamente un “cinema di sicurezza nazionale”, abbiano contribuito a formare nel pubblico occidentale il bisogno di demonizzare il nemico di turno e di far fronte comune.