Descrizione
“Avrete giorni felici”. Solleticata da un oroscopo in cui di solito non crede, Arabella si muove alla ricerca di questa felicità. Imbranata e disillusa dall’amore – con un impiego che più “nero” non si può, scrive necrologie – si lascia condizionare dalle previsioni astrali dal giorno in cui casualmente incontra Ludovico. Ludo per gli amici, Ludo come gioco (ludus) che può anche fare male. Ludo enigmatico, schivo e riservato, di cui si sa poco o nulla. E tuttavia, il suo essere affascinante disorienta Arabella che si abbandona al sogno, all’evasione, al piacere e alla voglia di barattare il sempreepersempre con il perora. Perché come sosteneva Emily Dickinson: “per sempre” è composto da tanti “ora”. Così tra il tempo speso a consultare il calendario astrologico e a fare i conti con un passato che qua e là riemerge, Arabella impara che ci sono “giorni sì e giorni no” ma anche che ci sono cose che i pianeti non possono svelare. “Astra inclinant, non necessitant” sostenevano gli antichi, che però non negavano l’esistenza di un flusso extra. Lo stesso che si è creato tra i due protagonisti, un incastro meraviglioso di teste e di corpi. Un incastro però fuggente e destabilizzante: Ludo appare e scompare come per magia. A poco a poco, Arabella apre gli occhi, cambia vita, casa, s’inventa un lavoro bizzarro e ci si getta anima e corpo. E quando finalmente, la ruota inizia a girare nel verso giusto e sembra che ci sia pure un nuovo uomo all’orizzonte, ecco che Ludo – in un momento di disperazione o, chissà, di vero amore – si toglie la corazza e confessa le sue fragilità, quelle che nessuno è stato in grado di predire. Sullo sfondo di una Roma incantevole, si consuma una storia ironica, romantica, piena di ritmo, tra attese e conferme, dolcezza ed erotismo, spunti di riflessione e che apre a un finale del tutto inaspettato. Un romanzo che parla al cuore con il cuore e ci insegna che le emozioni forti durano poco, perché, forse, più a lungo non potremmo reggerle. Ci ricorda che non esiste la persona perfetta. Esiste chi combacia alla perfezione con il “nostro” essere imperfetti, qualsiasi sia il suo segno zodiacale.