Descrizione
Mirco Mariani nasce nel profondo appennino romagnolo e impara a suonare al Chet Baker di Bologna, un palco tanto sofisticato quanto spietato in cui si esibiscono i migliori jazzisti del mondo. Diventa batterista di Vinicio Capossela e di Enrico Rava, nonché collezionista e virtuoso di strumenti fiabeschi, marziani, in via d’estinzione. Ma un giorno è colto da un’illuminazione: la musica della sua vita non è il jazz, che i suoi genitori credono essere ghiaccio (giazz in romagnolo), la musica della sua vita è il liscio. Un genere dal quale aveva sempre cercato di scappare che invece ora gli si rivela poetico e folle e libero quanto può esserlo soltanto il punk. Così, grazie a Riccarda Casadei, figlia di Secondo, conosce due mostri sacri del liscio, protagonisti di una gloriosa epopea che va dagli anni ’60 al terzo millennio. Un’epopea che ha unito generazioni di ballerini imbrillantinati e di tedesche innamorate e di felliniane creature notturne sotto le luci stroboscopiche delle feste adriatiche. Uno è Moreno Conficconi, sontuoso clarinettista e storico capo orchestra della formazione di Raoul Casadei, che decise di ribattezzarlo il Biondo, previa tinta, per romagnolissime ragioni di marketing. L’altro è il cantante Mauro Ferrara (al secolo, Carlini), l’Alain Delon della Riviera, la voce di “Romagna mia”, anzi, la voce della Romagna tout-court, bambino in Brasile e gigante nei dancing di mezza Italia al fianco dello stesso Casadei. Quando finiscono tutti e tre a suonare sullo stesso palco, le loro ambizioni e le loro insicurezze si incastrano le une nelle altre per formare il nome di un nuovo gruppo che è al tempo stesso il nome di un comune destino: Extraliscio. In tre racconti di fantasia che fanno una storia vera, Mauro, Moreno e Mirco raccontano per la prima volta il sogno del loro Punk da Balera. Introduzione di Ermanno Cavazzoni.