Descrizione
È sera, la corrente elettrica è saltata e le strade sono buie. Sei personaggi, tre uomini e tre donne, si ritrovano in una sala da ballo. Le coppie si alternano, ma non c’è sentimento. Quando la musica si ferma, piomba il silenzio. Uno di loro propone di andare a casa sua a riscaldarsi con liquori e vino. Salgono le scale alla luce di una candela, si siedono sul divano, sulle poltrone, sui cuscini. Un grammofono suona, potrebbero ricominciare a ballare ma preferiscono raccontarsi delle storie d’amore. Ed ecco che lentamente prendono vita racconti in cui si condanna “un mondo in cui l’amore è il destino inevitabile e definitivo di una vita, la prima e unica passione a cui gli uomini consacrano tutta la loro esistenza”. Pubblicato in Germania per la prima volta nel 1922, “Gli errori degli amanti” è un invito al libertinaggio come antidoto all’ossessione amorosa, l’elogio di un carpe diem emotivo da parte di una generazione affamata e vitale, scritto con prosa elegante dall’autore de “L’arte di andare a passeggio”.