Descrizione
In risposta alla velocità che ci toglie il senso delle cose, spingendoci verso una società nevrotica e spersonalizzata, i movimenti della lentezza propongono un’alternativa all’accelerazione che condiziona la nostra vita, nel modo di mangiare, di spostarci da un luogo all’altro, di interagire con gli altri. La proposta di applicare questo approccio anche alla scuola e all’educazione è una delle questioni che l’autore affronta, con l’intenzione di dare un senso alla diversità dei ritmi di apprendimento: educare alla lentezza significa adattare la velocità al momento educativo e alla persona.