Descrizione
I nomi danno forma ai luoghi, hanno il potere di definirli: quello della capitale ucraina ce l’ha insegnato con crudezza la storia recente, da cui abbiamo imparato che chiamarla Kyiv – o Kyjiv, come fa la sua gente – non è solo un vezzo. Perché l’anima di questa metropoli europea passa attraverso il suo nome e trova la sua massima espressione nella sua letteratura: questa raccolta unica è la guida che mancava per orientarsi tra le vie di una città oggi ferita dalla guerra, terra di storia e cultura millenaria. Una camminata dall’Ottocento ai giorni nostri in compagnia delle scrittrici e degli scrittori che l’hanno vissuta e ne hanno colto la dimensione autentica. A passeggio lungo il Dnipro, tra le strette vie di Podil, da Majdan verso la collina delle chiese di Pecers’k, questa antologia fotografa la città in un’ideale salita, dalle acque del fiume al cielo delle cupole dorate, tra sacro e profano, nobile e popolare. Tra le sue pagine incontriamo la dottoressa Vira Pavlivna del racconto Felicità, che torna a casa dopo la guerra, la vecchia devota Palazka alle prese con la Pasqua ortodossa e ancora la metropoli dove tutto sembra possibile, raccontata da Pidmohyl’nyj, cuore pulsante delle rivoluzioni dei giovani dissidenti, da Stus a Mohyl’nyj. In questo percorso letterario prezioso e originale, la capitale ucraina si lascia scoprire nelle voci dei classici come Gogol’, Bulgakov e Achmatova, e in quelle dei contemporanei come Nikitin e Andruchovyc, fino a lambire l’attualità, con lo struggente diario di Olena Stjazkina sull’invasione russa del febbraio 2022. Un viaggio che mescola lettere a racconti, poesie a reportage, testi inediti o mai tradotti, e ci restituisce intatto il fascino e la complessità di una cultura vivace e complessa, che non ha mai smesso di resistere.