Descrizione
È possibile, nella scuola primaria statale, far entrare le visioni della pedagogia attiva, la nonviolenza di Gandhi, la sistemica di Bateson, l’etica di Morin, la ribellione e la giustizia di Don Milani, di Paulo Freire, l’interdisciplinarità di Telmo Pievani… la fisica quantistica, l’educazione alla libertà, la pedagogia della lentezza, l’uomo planetario… E tutto questo mentre devi fare gli aggettivi e i congiuntivi, il ciclo dell’acqua, la geometria e le equivalenze, l’inglese, i sumeri, gli avverbi, l’educazione stradale, le carte geografiche e la riduzione in scala, gli strumenti ad aria e quelli a corde… festeggiare il giorno dei nonni, quello della Terra, quello della donna, della mamma, del papà, quello della pace e il 25 aprile… È possibile unire l’infinito al qui-e-ora? È possibile educare all’ascolto, alla gentilezza, alla solidarietà e alla cura dell’altro? Alla possibilità di errore e di redenzione? All’elaborazione del lutto e non alla sua rimozione? Questo libro cerca di rispondere a queste domande, attraverso esperienze concrete, vissute con i bambini.