Descrizione
Questo libro esplora un territorio poco conosciuto camminando sul filo di differenti “storie speciali” e mostrando la persistenza delle idee nei tempi lunghi della storia. Parte da una constatazione molto semplice sulla quale, in genere, non si riflette abbastanza: diverse lingue indoeuropee usano lo stesso termine, grazia, per indicare cose che oggi ci sembrano molto diverse. Parliamo infatti di grazia almeno in tre significati: in relazione a Dio; facendo riferimento a qualcosa di bello ed attraente; indicando un atto benefico o un condono (privato, pubblico o giuridico). Rintracciando l’origine di questa polisemia nell’universo della Grecia arcaica, dove il termine charis (grazia) racchiudeva in sé significati sia etici, sia estetici, sia religiosi, l’autore si sofferma su una tradizione di pensiero che, dal Medioevo al Rinascimento, fa coincidere questi orizzonti.