Descrizione
“Mi sono applicato soprattutto a guardare i tarocchi con attenzione, con l’occhio di chi non sa cosa siano, e a trarne suggestioni e associazioni, a interpretarli secondo un’iconologia immaginaria. Quando le carte affiancate a caso mi davano una storia in cui riconoscevo un senso, mi mettevo a scriverla.” (Dalla ‘nota’ di Calvino all’edizione del 1973). Una storia di un gruppo di viaggiatori che il destino ha radunato in un castello e non riescono a comunicare che con un mazzo di tarocchi.