Descrizione
?Mentre io, prima che Karrer impazzisse, camminavo con Oehler solo di mercoledì, ora, dopo che Karrer è impazzito, cammino con Oehler anche di lunedì… ho salvato Oehler dall?orrore… perché non c?è nulla di più orribile del dover camminare da soli di lunedì?: bastano poche frasi, ad apertura di pagina, a immergerci nel flusso ipnotico della scrittura di Thomas Bernhard. Ma perché, e quando, Karrer è impazzito? Forse, dice Oehler (che come molti personaggi di Bernhard è contagiato da una ?micidiale tendenza al soliloquio? e al ?meditare sino allo sfinimento su cose insolubili?), c?entra il suicidio dell?amico Hollensteiner ? il chimico annientato dalla ?perfidia? dello Stato austriaco, che ?nulla odia più profondamente di chi è fuori dall?ordinario?. O forse l?aver perduto ?l?arte di esistere contro i fatti? ? di esistere, cioè, ?contro ciò che è insopportabile e contro ciò che è orribile?. Al momento in cui Karrer ha ?varcato il confine della pazzia definitiva?, invece, Oehler ha assistito personalmente: ed è, quella che racconta con precisi, ossessivi, grotteschi dettagli, una sequenza di irresistibile e insieme tragica comicità che fa pensare a certe pagine di Kafka. La prosa labirintica di Bernhard si spinge in Camminare ai limiti estremi delle sue possibilità: mai le vertiginose architetture linguistico- musicali, le furibonde riflessioni filosofiche e le feroci tirate dell?implacabile ?artista dell?iperbole? hanno toccato una simile corrosiva perfezione.