Descrizione
La New York tra fine Settanta-inizio Ottanta è un melting pot esplosivo di creatività, ribellione, controcultura. Lo scenario è unico e senza mezzi termini: gli “american graffiti”, la musica post-punk, la frenesia dei night club della “grande mela”. Il mercato dell’arte contemporanea è all’apice, circondato da vite al limite, da uso di droghe, da passioni e voglia di riscatto. Basquiat è dentro a tutto questo: dai graffiti su muro firmati con lo pseudonimo “SAMO” (Same Old Shit), alla pittura su tela come forma di affermazione sociale, attraverso l’uso feroce del colore e delle forme. Un graphic novel che si sviluppa su un duplice livello di lettura. Il primo, narrativo, legato all’ascesa artistica di Basquiat (gli amori con Alexis Adler, Suzanne Mallouk e Paige Powell, le droghe pesanti, la sua produttività compulsiva, la vita di strada e quella delle grandi gallerie, gli esili volontari alle Hawaii). Il secondo, più visuale, in cui le tavole diventano un rimando esplicito all’esplosione cromatica della sua pittura, con colori violenti, accecanti, pieni di contrasti.