Descrizione
Affrontare la Divina Commedia nelle sue parti astronomiche non è un compito semplice. Da un lato per l’oggettiva difficoltà di molti passaggi del testo, dall’altro per i concetti astronomici espressi, che non sono affatto banali. Non da ultimo, chi si accinge a questo tentativo, si trova di fronte diverse interpretazioni di autorevoli dantisti, che però il più delle volte non hanno una specifica preparazione astronomica. O che si rivolgono a un pubblico che a sua volta non ha competenze approfondite in materia. Questo libro di Gian Nicola Cabizza ha alle spalle un intenso lavoro di analisi delle fonti, che nella mani di un fisico, esperto di divulgazione scientifica, si traduce in un’opera chiara e documentata. Il pregio principale del volume è di rendere accessibile in modo lucido, a un pubblico vasto, il patrimonio di conoscenze astronomiche che è presente nella Commedia. D’altra parte, Dante conosceva bene l’astronomia (e non solo questa), a un livello che oggi potremmo definire “professionale”. È una delle mille scoperte che si fanno leggendo con attenzione la produzione dantesca.