Descrizione
Dispotico come Napoleone, succube della politica americana, incline alla demagogia: su Nicolas Sarkozy si è detto di tutto. Nessuno però può negare che ha saputo riportare la Francia al centro della scena internazionale, restituendo ai suoi elettori antichi sogni di grandeur. Ma che cosa ha fatto in concreto? Per primo ha avuto il coraggio di rinnovare il volto della politica nazionale, circondandosi di personaggi-simbolo come Rachida Dati e il cofondatore di Medici senza frontiere Bernard Kouchner, ma i fatti hanno dimostrato che scegliere politici alle prime armi permette anche di manipolarli meglio e, all’occasione, di liberarsene senza difficoltà. Ha adottato misure repressive contro le sommosse delle banlieues e ha imposto severe restrizioni alle frontiere, pur essendo lui stesso un parvenu della politica, figlio di un immigrato. Dal tormentato divorzio al matrimonio-lampo con Carla Bruni, dall’ostentazione del lusso alla cura dell’estetica, ha fatto della propria vita privata uno spettacolo che appare spesso inappropriato, ma che in fondo non si discosta troppo dalla tradizione dei grandi monarchi francesi. Dunque, si chiede Colombani, Sarkozy è soltanto un governante improvvisato e ambizioso come sostengono i suoi detrattori? O ha scovato un modo del tutto inedito di conciliare il protagonismo assolutista ancien regime e la personalizzazione senza deroghe della politica americana?