Descrizione
Il presente saggio consta di una serie di riflessioni antropologico-letterarie basate sul concetto di alterità e sulla dicotomia fra essere e apparire, che tramite la letteratura si riflette attraverso la storia e la società. L’autrice, attraverso le proprie riflessioni, vuole individuare il concetto di straniero ed estraneità, non nell’ottica di mera appartenenza a un altrove geograficamente collocabile, bensì si cercherà di indagare la condizione esistenziale di chi, in particolari circostanze, entra in contatto con società differenti dalla propria, intrecciando rapporti con altri uomini e donne, confrontandosi con istituzioni, costumi e abitudini che vengono considerate estranee. Dunque, il concetto di straniero si amplia a qualcosa che si riferisce alla condizione in cui ciascuno si trova a vivere nel proprio quotidiano, nel rapportarsi a persone di fronte alle quali si sente “alieno” o nell’incespicare in circostanze stranianti.