Descrizione
La pelle è la superficie, il contenitore del nostro corpo e anche quella che lascia trasparire ogni nostro malessere. Per la protagonista di questo mémoir, giunta alle soglie dei cinquant’anni, l’osservazione della propria pelle e di quella altrui diventa una sorta di ossessione, spunto di riflessione sulla propria vita, occasione per un bilancio. L’indagine quasi maniacale dei volti e dei corpi l’accompagna nelle sue peregrinazioni, finché l’incubo dell’apparenza non si estinguerà e lei potrà dire di sentirsi “come se non avesse più una pelle”.