Descrizione
Dimore storiche e studi d’artista rappresentano un immenso patrimonio culturale e sono ritenuti universalmente dei veri e propri teatri della memoria, grazie alla loro capacità di fornire preziose informazioni circa la vita e l’opera di chi li ha vissuti. L’interesse storiografico recentemente registrato per questi spazi ha finito per dare vita a una maggiore attenzione verso di essi anche in termini di salvaguardia e valorizzazione, dalla quale sono scaturite alcune importanti esperienze di musealizzazione. Il volume, in base alle principali casistiche prese in esame, identifica due tipologie di musealizzazione degli studi d’artista: quella realizzata in un luogo diverso rispetto al contesto originario e quella in situ. In riferimento a queste due diverse modalità di riqualificazione degli spazi vengono analizzati quattro casi di studio: gli atelier di Constantin Brancusi e Francis Bacon per la prima tipologia e quelli di Giorgio Morandi e Carlo Zauli per la seconda. Dall’osservazione critica dei diversi interventi di musealizzazione emerge quanto sia complesso arrivare a un giusto equilibrio tra conservazione e valorizzazione e soprattutto come quest’ultima spesso rischi di tradursi in una mera spettacolarizzazione del patrimonio culturale.