Descrizione
Una passione, quella dell’autore, che si è nutrita del racconto della storia del medico Bernardino Dadea protagonista, nella prima metà dell’800, di una polemica rovente nei confronti dell’allora vescovo di Tempio, e poi diventato, a Torino, uno dei più famosi medici omeopati d’Europa; oppure di quella di Sebastiano Dadea che combatté al seguito di Giuseppe Garibaldi, prima di fondare il periodico “La Gallura”; o delle guasconate di Scimoni (Simone) Satta, il nonno materno; oppure delle disavventure del padre, inopinatamente imbattutosi in un gagliardetto fascista; ed ancora dell’impatto scioccante con le lettere dei condannati a morte della Resistenza lette in classe dalla Preside della scuola media di Nuoro. Una narrazione che si sviluppa su due piani paralleli. Quello personale – il racconto delle motivazioni del suo impegno politico di “comunista libertario”, corpo fondamentale della narrazione – e quello generale, costituito da una serie di “stanze” di ricostruzione storica e di analisi.