Descrizione
In “Autoritratto di un altro” Cees Nooteboom, uno dei maggiori esponenti della letteratura olandese contemporanea, candidato al Premio Nobel, traccia un percorso letterario che si snoda attraverso 33 prose poetiche. Sono descrizioni, miniature, ritratti, paesaggi, con uno stile ricco e variegato: alcuni potrebbero ricordare gli enigmatici quadri di un moderno Bosch, altri le tele di Bruegel il Vecchio, altri ancora immagini tratte dalla “pittura nera” di Goya. Il filo conduttore dell’opera è la ricerca di una definizione “altra” dell’esistenza: Nooteboom, autore visionario, è capace di andare al di là della scorza della realtà, di attraversare e fare proprio il guscio delle cose e della materia inerte. Le sue riflessioni danno particolare rilievo alla “materialità”, agli oggetti inermi che popolano un mondo fatto di gesti muti, paesaggi assorti forse in attesa di un’inondazione di luce: “la trasmigrazione delle anime non avviene dopo, ma durante la vita”.