Descrizione
Per descrivere una società giusta, che preveda il pluralismo dei valori, il confronto e la diversità, non servono molte parole. Salvatore Veca ne ha scelte dodici, sufficienti a delimitarne i confini e a stabilirne i punti fermi. Termini – quali libertà e giustizia, democrazia e laicità, tolleranza e rispetto – che denotano anche principi fondamentali, ai quali si ispirano le nostre scelte politiche oltre che morali. Oggi siamo sollecitati da questioni finora sconosciute o rimaste in ombra, che mettono in discussione i nostri tradizionali quadri di riferimento, suscitando a volte scontri e polemiche: i problemi del multiculturalismo; i dubbi, sorti come effetti del progresso scientifico, riguardanti il nascere, il morire e l’applicazione di tecniche nuove nei processi della vita; l’esigenza di ripensare regole, diritti e istituzioni stabilite localmente, nell’ambito delle nazioni. Nei momenti critici, quando i criteri del giudizio sul giusto e sull’ingiusto risultano incerti, quando i concetti appaiono confusi il richiamo a definizioni rigorose e ad analisi coerenti è un buon punto di partenza per rinforzare la nostra consapevolezza di cittadini. Queste riflessioni, che si muovono sul piano della filosofia per interpretare e discutere i nodi politici della convivenza, costituiscono un esercizio irrinunciabile per chi è convinto che la democrazia richieda una costante opera di manutenzione e che la riflessione filosofica debba individuare i tratti di un mondo più degno di essere abitato.