Descrizione
Questo volume di Gigi Sanna (che per certi versi si potrebbe considerare una naturale prosecuzione del primo, quello sulla scrittura nuragica Sardôa Grammata), incentrato sullo studio dei “segni” di un inedito Lossia cacciatore, si fonda sulla scelta e sulla lettura di più di cento documenti di Glozel e intende spiegare, con rigore scientifico, sostenuto sempre da numerose e solide prove (paleografiche, linguistiche, storiche e religiose), la nascita del primo alfabeto consonantico e vocalico greco, quello del culto del famoso dio dell’ambiguità, nonché l’origine del nome Apollo in età storica. L’autore, inoltre, scopre e rende chiaro lo stretto rapporto esistente non solo tra la scrittura “manifesta” dei nuragici e quella “ambigua” dei pitici, ma anche quello intercorrente tra la divinità sarda e quella greca arcaica, entrambe di sicura ascendenza semitica. Infatti, con metodologia irreprensibile e con rara chiarezza dimostrativa, si sostiene che le antiche lettere “cadmee” dei colonizzatori e mercanti di Tiro o di Creta, espressione artistica, simbolica e religiosa della loro potente ed unica divinità (Yah), non arrivarono solo in Beozia e nella Focide, come narrano le note fonti storiche, ma (quasi contemporaneamente) anche nelle lontane coste occidentali (Tharros) della Sardegna.