Descrizione
Silvio è cresciuto in una famiglia borghese e ha trascorso la sua infanzia e adolescenza nella Roma del primo dopoguerra, tra i pomeriggi a Villa Borghese passati a giocare a calcio con gli amici e la scoperta del mondo fuori di lui, allo stesso tempo affascinante e pauroso. Ora, non più adolescente e non ancora uomo, si trova ad affrontare l’avventura più grande e terrificante: una guerra in cui non crede per uno Stato e un governo che detesta. Eppure, destinato al fronte greco-albanese, mentre il conflitto si trascina lentamente e poi improvvisamente avvampa, e la morte è sempre accanto, Silvio scopre qualcosa che non ha mai conosciuto e che mai avrebbe aspettato di trovare lì: una improvvisa, luminosa, immensa, irrazionale felicità. Mai Silvio si è sentito così vivo, mai ha provato un sentimento del genere: ed è grazie a questa scoperta che in un certo senso tutta la sua vita assume un senso nuovo, differente. Che il semplice suo esistere acquista un valore nuovo, una forza allo stesso tempo fragile e assoluta. È il suo stesso essere uomo, ora e qui, nonostante il pericolo della morte, nonostante ogni cosa attorno a lui sembri affermare il contrario.