Descrizione
Dopo la Guerra di Secessione si verificò in America un fenomeno di crescita economica improvvisa e sconvolgente. L’espressione “The Gilded Age”, usata per indicare quel periodo, fu coniata da Mark Twain per il titolo di questo libro (scritto in collaborazione con Charles Dudley Warner e pubblicato nel 1873) e divenne il simbolo di un’era di speculazioni e febbrili spostamenti di capitali come mai in passato. Fu allora, sulla giostra pirotecnica di dollari e nervi, che spuntarono alcuni tra i migliori personaggi della mitologia twainiana: la famiglia Hawkins, il cui patriarca si lancia senza troppo riflettere in ogni sorta di affare, alla perenne ricerca di una facile ricchezza, lasciando ai figli la pesante eredità di un terreno invendibile nel Tennessee (convinto che sarà la loro fortuna) e di una scarsa propensione alla fatica, e il colonnello Eschol Sellers, amico di famiglia degli Hawkins, forse il più funambolico e irresistibile personaggio mai uscito dalla penna di Twain, che dichiarò di averlo creato ispirandosi a uno zio materno. Seguendo le vicende dell’eroina, Laura Hawkins, si entra nel mondo dell’alta società e della politica di Washington, sorprendentemente familiare anche per il lettore di oggi, in un crescendo di aspettative e proiezioni di un brillante futuro, alle quali solo chi è disposto a rimboccarsi davvero le maniche sembra destinato a sopravvivere.