Descrizione
Equilibrio, raffinatezza del linguaggio, grazia e misura, analisi attenta e minuziosa dell’animo dei suoi personaggi: Terenzio, il primo grande rappresentante del dramma borghese, si allontana dalla comicità irresistibile e plebea di Plauto. Non vuole far ridere, ma sorridere; non getta i suoi personaggi in pasto al pubblico ludibrio, mettendone in risalto gli egoismi e le miserie, ma li pensa capaci di gesti di umanità. La sua è una comicità complessa, fondata su una problematica morale, adatta a un pubblico colto. E proprio quei modi elitari gli attirano l’ostilità delle platee più popolari, negandogli in vita il successo e la fama.