Descrizione
Quando ascolta o legge cose scontate, ridicole o semplicemente assurde, ognuno di noi è tentato di segnarsele e al tempo stesso di archiviarle in fretta, stendendoci sopra un “velo pietoso”. Nella primavera del 2021, Albinati ha fatto entrambe le cose: invece che tapparsele, ha tenuto le orecchie bene aperte registrando le sparate, i rumori di fondo, i discorsi ingannevoli o deliranti, le frasi fatte, i miraggi, le parole d’ordine che caratterizzano quest’epoca sommersa dalla retorica. Perché è la retorica il male che affligge a ogni livello il nostro Paese: minacciosa o patetica, contamina ogni discorso, lo gonfia e lo trascina il più possibile lontano dalla realtà. Mescolati con l’ironia pungente di un pamphlet, brandelli di tv, giornali, libri, pubblicità e cronaca politica si alternano a brevi racconti esemplari e riflessioni sul parlare e sullo scrivere, schegge di bellezza e verità che ci permettono di muoverci dall’abulia e andare avanti. Il risultato di questa “stagione in ascolto” è un diario amaro e divertente, da consumare tutto d’un fiato o da consultare di volta in volta, per mantenere accesa l’attenzione.