Descrizione
La “splendida meteora”, il “passante considerevole” del simbolismo francese, come lo definì Mallarmé, con i suoi crudeli occhi di un inquietante azzurro pallido, la bocca scontrosa e beffarda, le mani da lavandaia arrossate dai geloni, ci consegna il più maturo frutto del suo genio, le “Illuminazioni”. Non c’è testo che, più di questo, neghi la funzione rappresentativa della lingua, e trasformi le parole in insegne di un universo dove lontananze remote e logicamente invalicabili vengono annullate da “corrispondenze” che non hanno nulla di intellettualmente rassicurante. Non c’è poeta moderno nel quale, come in Rimbaud, si uniscano tanto orgoglio creativo e un senso di sconfitta così atroce, un desiderio di costruire l’assoluto e una simile furia di distruzione, tanto candore e freschezza, tanta ferocia e perfidia, tanta lacerazione, e un’ironia così tagliente. In questa antologia il commento di Ivos Margoni e Cesare Colletta permette di avvicinarsi a uno dei poeti più affascinanti e difficili della moderna letteratura europea.