Descrizione
Barbara Rose è una figura centrale della critica d’arte statunitense; la sua storia comincia quando pubblica un saggio in cui distingue due grandi tendenze facenti capo rispettivamente a Kasimir Malevich, teorico di una ricerca trascendentale universale e assoluta e Marcel Duchamp, l’anarchico negatore di ogni valore. Nella seconda metà del secolo le due differenti eredità le vide rappresentate rispettivamente in Pollock e Warhol, contribuendo in maniera decisiva alla loro canonizzazione. Il suo ruolo fu fondamentale per far comprendere al pubblico minimal art, neo dada, illusionismo astratto e le tante altre correnti della nuova scena americana, e anche nell’influenzare i prezzi del mercato.