Descrizione
“Il sottoscritto, Lucien Gobillot, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali…” No, non è così che bisognava cominciare: così si cominciano i testamenti. Già. Ma allora, perché scrivere quella specie di memoriale? Per chi? “In caso di disgrazia. Nell’eventualità che le cose finissero male”. E come altro sarebbe potuta finire quella storia? Era cominciata un anno prima, quando Yvette, quella puttanella insieme cinica e fragile, furba e innocente, era andata a chiedergli di assumere la sua difesa, la sua e quella dell’amica con la quale aveva tentato di rapinare un orefice riuscendo solo a mandarne la moglie all’ospedale…