Descrizione
“Mi rendevo conto che c’era un demone in. me che gioiva nel vedere le persone per quello che erano, e sempre di piÃ1, sempre di piÃ1”. CosÃ? Fleur Talbot rievoca per noi gli albori del suo talento letterario negli anni del dopoguerra londinese, quando, giovane e “piena di gaudio”, scriveva il suo primo libro, Warrender Chase. Insieme a lei partecipiamo alle riunioni dell’Associazione Autobiografica, dove lavora come stenografa alle dipendenze dell’anziano e altezzoso Sir Quentin. I soci leggono al gruppo le proprie memorie, che Fleur, al momento della battitura, arricchirà di dettagli scabrosi. Dal canto suo Sir Quentin si premura di conservare i fascicoli sottochiave per ignoti, forse sordidi, usi futuri. Ma com’à ? possibile che intanto Sir Quentin vada somigliando sempre piÃ1 a Warrender Chase”? O à ? Warrender Chase a precorrere misteriosamente, tappa per tappa, quel che accade a Sir Quentin? Annotation Supplied by Informazioni Editoriali