Descrizione
I l libro racconta la strega avvalendosi di un’impostazione che ha come focus una ragazza del XVI secolo, la quale descrive la caccia alle streghe come fatto a lei contemporaneo. Sibilla – questo il nome della protagonista – all’inizio di ogni capitolo, pone una o più domande sui fatti inerenti la stregoneria di cui sente parlare a un uomo del suo paese, Giacomo, che si dice sia stato in passato accusato di eresia: è provvisto di una grande cultura e Sibilla si affida a lui per conoscere quello strano mondo della stregoneria, che un po’ l’attrae, ma la spaventa, in particolare perché sa che nei confronti delle donne accusate di essere streghe la sorte è spesso segnata. Le domande della ragazza costituiscono di fatto l’incipit di ogni capitolo, che come un racconto spiega alla curiosa Sibilla – e di conseguenza a noi – che cosa fu effettivamente la caccia alle streghe, vista da chi quella repressione la conduceva e da chi poteva, da un momento all’altro, essere additata come strega. Il risultato è una specie di osmosi tra micro e macrostoria, che sfuma in un complesso di notizie, fatti e personaggi storici che ci consentono di immedesimarci nella protagonista e cogliere le sue inquietudini, le sue paure e soprattutto, la consapevolezza di quanto fosse facile essere additata come strega. Ogni capitolo è corredato da una serie di box con approfondimenti.