Descrizione
Tra modernità e tradizione, tra biodinamico spinto e agricoltura intensiva, tra cucina ipercreativa e recupero ossessivo delle tradizioni fermentative, tra vino naturale e convenzionale, tra vegani a tutti i costi che mangiano quinoa prodotta in modo intensivo e carnivori che si nutrono solo di chianina, le fazioni si scontrano e la verità si allontana sempre di più. Perché anche il partigiano più etico proverà a tutti i costi a convincerci della bontà della sua tesi, e si opporrà strenuamente alle verità altre, quelle propugnate dall’opposta fazione gastronomica, climatica, enologica. Con questo saggio sull’enogastronomia Anna Prandoni cerca di riportare i grandi temi del dibattito alla responsabilità civile del buon senso. Per restituire un senso “buono” agli altri cinque che ci permettono di gustare cibi e vini sempre migliori.