Descrizione
Ari, poeta di vocazione ed editore di successo, dopo aver man-dato all?aria la sua famiglia ed esser fuggito lontano, è tornato in Islanda per fare visita al padre ammalato di cancro, che non vede da tre anni e da cui lo hanno sempre diviso profondi silenzi e un muro di incomunicabilità. In questo groviglio di cose non dette ci sono i gesti e le emotività di più generazioni, di una fa-miglia intera: il dolore della zia per la perdita della bambina, a cui ha dedicato la sua unica poesia; lo schiaffo del nonno Oddur al ?glio Þórður, morto giovanissimo in un mare a cui, a differenza del padre, sentiva di non appartenere; la passione segreta della nonna Margrét, che in un ?ordo sperduto viveva un amore affidato soltanto ai suoi diari; l?esuberanza e la creatività della madre strappata prematuramente alla vita da una malattia. Una carrellata di personaggi indimenticabili che si muovono tra il Norðfjörður negli anni Quaranta e Ke?avík e Reykjavík negli anni Sessanta e Ottanta: vicende diverse e luoghi d?Islanda di-versi, come diversi sono gli scorci sul XX secolo. Eppure, a guardar bene, il quadro si ricompone nelle passioni e nei sentimenti condivisi: l?amore per due persone, la rinuncia alla propria voca-zione letteraria, i gesti di violenza. Ari incarna la storia di una famiglia che si ritrova a combattere contro gli stessi demoni di generazione in generazione: sta a lui spezzare il circolo vizioso e riscattare se stesso e i propri famigliari, prima che sia troppo tardi. Jón Kalman Stefánsson ritorna con un grande romanzo corale per raccontare l?anima di un paese, e quel potere delle parole che riesce a dare corpo ai desideri, decidere destini, a farci affrontare le acque più insidiose.