Descrizione
Crescere tra discorsi medici, nomi e sintomi di malattie improbabili e desuete o ancora quasi sconosciute, con il costante timore della loro potenziale incurabilità tranne che in un caso: la bella angina dalle placche bianche curata con gli ancora giovani antibiotici. Nasce così il racconto autobiografico e umoristico della più giovane delle quattro figlie di una famiglia napoletana su cui aleggia la figura di un lontano prozio medico e santo. Sotto lo sguardo di un padre ipocondriaco, che ha compiuto i suoi studi di medicina fra le due guerre, e di una madre vitale, ottimista e molto ansiosa, le esperienze e le nozioni mediche e terapeutiche, le diagnosi improvvisate e le disquisizioni sui vaccini diventano parte essenziale del vissuto infantile e del lessico famigliare, tessendo una fitta rete alla quale è impossibile sfuggire, e che una scrittura eccessiva e dissacrante riesce a cogliere in tutta la sua teatrale comicità.