Descrizione
Tra umiliazioni quotidiane e innumerevoli nemici, la psiche dell’anonimo consigliere Jakov Goljadkin si sgretola lentamente per le strade di San Pietroburgo. Le sue pulsioni e i suoi desideri più reconditi si incarnano in un doppio che riflette tutto ciò che l’originale non è: se Goljadkin numero uno si nasconde nel servilismo e nella compiacenza, l’altro è uno scaltro e rapido scalatore sociale. Ben presto, il protagonista non riuscirà più a liberarsi di questo diabolico gemello, che non solo condivide con lui nome, origini e stato, ma che lo segue per le vie della città, in un susseguirsi inarrestabile di beffe ed episodi grotteschi. Composto nel 1846, anno di scrittura febbrile per Dostoevskij, Il sosia si inserisce nel solco del mito di Pietroburgo, in quel folle confine tra reale e immaginario che la capitale ispira nei suoi eroi: un “poema” che sa indagare nelle pieghe dell’io con inquieta suspence, senza tacere sulle contraddizioni e ambiguità dell’animo umano.